Giovanni Antonio Lappoli

Giovanni Antonio Lappoli (Arezzo, 1492- 1552) : peintre. Son œuvre se situe au carrefour de diverses influences liées aux multiples rencontres et amitiés nouées lors de ses débuts et tout au long de sa carrière : en premier lieu, Andrea del Sarto et Jacopo Carucci (‘Pontormo’), dans l’atelier duquel il reçu sa formation [1]« […] se n’andò a Fiorenza ; dove fra l’opere di molti che vidde, gli piacque, più che quella di tutti gli altri che avevano in quella città operato nella pittura, la maniera d’Andrea del Sarto e di Iacopo da Puntormo : per che risolvendosi d’andare a stare con uno di questi due, si stava sospeso a quale di loro dovesse appigliarsi, quando scoprendosi la Fede e la … Poursuivre, Giovanni Antonio Lappoli fut également sensible à celles de Sebastiano del Piombo, de Parmigianino et de Francesco Mazzuoli avec qui, ainsi que le rappelle Vasari, il partageait une passion pour le luth [2]« Antonio dunque, essendosi messo a stare, per essere governato, in casa d’un ser Raffaello di Sandro Zoppo, cappellano in San Lorenzo, al quale dava un tanto l’anno, dismesse in gran parte lo studio della pittura ; perciò che, essendo questo prete galantuomo e dilettandosi di pittura, di musica e d’altri trattenimenti, praticavano nelle sue stanze, che aveva in San Lorenzo, … Poursuivre, mais aussi le Rosso et Perin del Vaga. [3]« Andato dunque con esso messer Paolo a Roma, vi trovò Perino, il Rosso et altri amici suoi, et oltre ciò gli venne fatto, per mezzo di messer Paolo, di conoscere Giulio Romano, Bastiano Viniziano e Francesco Mazzuoli da Parma, che in que’ giorni capitò a Roma. Il quale Francesco dilettandosi di sonare il liuto, e perciò ponendo grandissimo amor a Giovanni Antonio, fu cagione, col … Poursuivre

Notes

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1 « […] se n’andò a Fiorenza ; dove fra l’opere di molti che vidde, gli piacque, più che quella di tutti gli altri che avevano in quella città operato nella pittura, la maniera d’Andrea del Sarto e di Iacopo da Puntormo : per che risolvendosi d’andare a stare con uno di questi due, si stava sospeso a quale di loro dovesse appigliarsi, quando scoprendosi la Fede e la Carità fatta dal Pontormo sopra il portico della Nunziata di Firenze, deliberò del tutto d’andare a star con esso Puntormo, parendogli che la costui maniera fusse tanto bella, che si potesse sperare che egli, allora giovane, avesse a passare inanzi a tutti i pittori giovani della sua età, come fu in quel tempo ferma credenza d’ognuno. » Giorgio Vasari, « Vita di Giovann’Antonio Lappoli, pittore aretino »
2 « Antonio dunque, essendosi messo a stare, per essere governato, in casa d’un ser Raffaello di Sandro Zoppo, cappellano in San Lorenzo, al quale dava un tanto l’anno, dismesse in gran parte lo studio della pittura ; perciò che, essendo questo prete galantuomo e dilettandosi di pittura, di musica e d’altri trattenimenti, praticavano nelle sue stanze, che aveva in San Lorenzo, molte persone virtuose, e fra gl’altri messer Antonio da Lucca, musico e sonator di liuto eccellentissimo, che allora era giovinetto, dal quale imparò Giovan Antonio a sonar di liuto. E se bene nel medesimo luogo praticava anco il Rosso pittore et alcuni altri della professione, si attenne più tosto il Lappoli agl’altri che a quelli dell’arte, da’ quali arebbe potuto molto imparare et in un medesimo tempo trattenersi. »Vasari, VI, p. 9.
3 « Andato dunque con esso messer Paolo a Roma, vi trovò Perino, il Rosso et altri amici suoi, et oltre ciò gli venne fatto, per mezzo di messer Paolo, di conoscere Giulio Romano, Bastiano Viniziano e Francesco Mazzuoli da Parma, che in que’ giorni capitò a Roma. Il quale Francesco dilettandosi di sonare il liuto, e perciò ponendo grandissimo amor a Giovanni Antonio, fu cagione, col praticare sempre insieme, che egli si mise con molto studio a disegnare e colorire et a valersi dell’occasione che aveva d’essere amico ai migliori dipintori che allora fussero in Roma. »